CERTIFICAZIONE DI SOSTENIBILITÀ DELLE PROTEOLEAGINOSE
Periodo: 2012-2016
Cliente/i: Collettori di biomassa
Indicatori: Oltre 10 collettori di biomassa nazionali
ha sviluppato e promosso un progetto di standardizzazione del sistema di gestione della sostenibilità ambientale della fase di coltivazione e stoccaggio delle biomasse impiegate nell'ambito della filiera dei biocombustibili, ai sensi della Dir. 2009/28/CE (Direttiva RED: Renewable Energy Directive).
fino dal 2010 ha iniziato, con i propri clienti, il percorso per l’implementazione di un sistema di gestione della sostenibilità della filiera dei biocombustibili (biodiesel) a partire dalla produzione agricola di specie vegetali proteoleaginose quali soia, colza e girasole.
ha pertanto predisposto un modello, in continua revisione e miglioramento, di sistema di gestione della sostenibilità che coniuga rigore metodologico e semplicità operativa. Aspetto quest’ultimo importantissimo per il settore agricolo in cui le imprese risultano spesso in forte difficoltà per il calo dei redditi, l'impatto della burocrazia e l'aumento dei costi di produzione.
Per i produttori agricoli organizzati in centri di raccolta, cooperative o operatori economici che vogliono fungere da primi collettori di biomassa sostenibile è possibile applicare schemi di certificazione volontari accreditati dalla Commissione Europea.
Il centro di raccolta che raccoglie, immagazzina e vende, con propria ragione sociale, la biomassa ricevuta dai produttori agricoli costituisce il Primo Collettore della Biomassa; in termini di sostenibilità egli costituisce il garante del rispetto dei requisiti di sostenibilità, ai sensi della Dir. 2009/28/CE, da parte dei produttori che a lui conferiscono.
Per la vendita di biomassa dichiarata sostenibile il centro di raccolta deve ottenere la certificazione nel rispetto di schemi volontari accreditati dalla Commissione Europea.
L'attuazione di uno schema volontario, prevede l'implementazione e l'attuazione di un sistema di gestione della sostenibilità della biomassa sostenibile raccolta, stoccata e venduta che si compone, secondo il modello ideato da , di 4 pilastri fondamentali:
- Procedura di accettazione della biomassa sostenibile
- Sistema di bilanciamento di massa (MBS)
- Dichiarazione di sostenibilità della partita commerciale
- Controllo dei produttori
Questi punti si declinano in diverse procedure (10) e modulistica (25) ed operativamente si traducono in un Manuale della sostenibilità ambientale della produzione di biomassa.
Le caratteristiche ed i contenuti del Manuale variano ovviamente in relazione allo schema volontario implementato, alle specifiche caratteristiche dell'operatore economico, al suo grado di strutturazione interna e livello di organizzazione di partenza.
Intraprendendo questo percorso ciascun operatore economico rafforza la sua Politica per la Sostenibilità Ambientale contribuendo alla filiera di produzione di energia da fonti rinnovabili tramite la coltivazione di biomasse di origine agricola sostenibili.
Vengono inoltre promossi i concetti della sostenibilità ambientale applicata all'agricoltura attraverso le attività di informazione e sensibilizzazione degli agricoltori, grazie ad una forte integrazione con le risorse umane e agricole del territorio.
Il Collettore della biomassa contribuisce quindi a coniugare i principi della sostenibilità con la valorizzazione delle risorse rurali offrendo alle imprese agricole una valida alternativa colturale .
Tra i clienti che si avvalgono o si sono avvalsi della consulenza di nella certificazione della sostenibilità nella filiera di produzione del biodiesel vi sono:
Per soia e colza:
CEREAL DOCKS SpA – Camisano Vicentino (VI)
CIRCOLO AGRARIO FRIULANO Sooc. Coop. – San Giorgio della Richinvelda (PN)
ITALCOL SpA – Castelfiorentino (FI)
OLEARIA ADRIATICA SpA – San Donà di Piave (VE)
OLEIFICIO SAN GIORGIO - San Giorgio di Nogaro (UD)
Per girasole:
ITALCOL SpA – Castelfiorentino (FI)
POWERCROP Srl – Jesi (AN)
CEREAL DOCKS SpA – Camisano Vicentino (VI)